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Disponibili 57 beni confiscati: al Comune arrivano 20 istanze

L’ASSEGNAZIONE. Graduatoria pronta entro Natale, ma 17 domande riguardano una villa. Ed è polemica tra le associazioni Decine di associazioni rischiano di re stare a bocca asciutta anche questa volta. C’è chi si lamenta dell’estrema lentezza nell’assegnazione e polemizza su tra ttamenti ritenuti ingiusti.

data articolo 14/12/2010 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Articolo del Giornale di Sicilia
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Ancora una se ttimana e si potranno conoscere gli enti che faranno rivivere una buona parte dei beni confisca ti alla mafia ancora inutilizza ti. La commissione comunale istituita per esaminare la validità dei proge tti presenta ti dagli enti, che hanno partecipato all’avviso pubblico dell’8 marzo scorso , ha comple ta to il suo lavoro ed entro Na tale si conoscerà l’elenco degli ammessi. Ma già qualche curiosità può essere soddisfa tta. A fronte dei 57 immobili (magazzini, terreni, ville tte, appartamenti) messi a bando , solo venti hanno incontra to l’interesse delle associazioni. Per uno di que sti, una villa su due piani col garage sottra tta a Benede tto Ferrante, in via Alfredo O riani 4, nella zona di via Lanza di Scalea, ci sono 17 richieste di utilizzo . Un po’ troppe per accontentare tutti, così il Comune deve trovare una soluzione per quei cinque o sei casi in cui ci sono più associazioni interessa te. «Ho emana to una direttiva che fissa le priorità di utilizzo – spiega il nuovo assessore ai Beni confisca ti Eugenio Randi – Innanzitutto , ci sono le esigenze istituzionali, perché trasferire in quegli immobili uffici comunali fino a questo momento in a ffitto significa a ttuare una politica di risparmi per le casse dell’amministrazione . Poi si deve soddisfare il fabbisogno abita tivo, infine rispondere alle esigenze delle associazioni Laddove coi sono più proge tti idonei per uno stesso immobile, procederemo con un sorteggio pubblico. Non c’è altra soluzione». E così de cine di associazioni rischiano di restare a bocca asciutta anche questa volta. C’è chi si lamenta dell’e strema lentezza nell’assegnazione dei beni confisca ti e polemizza su tra ttamenti ritenuti ingiusti. Marcello Alessandra, fonda tore di Stupenda-Mente, che da tre anni si occupa di studio, ricerca e divulgazione del sapere psichia trico, a ttende senza e sito da tre anni una risposta. La onlus ha parte cipa to al bando per un locale in largo Strasburgo , per il quale ci sono altri due pre tendenti. Ha anche scritto al Presidente della Repubblica «per manifestargli tutta la mia amarezza per i tempi infiniti», dice Maurizio Artale , inve ce , denuncia che il Centro Padre Nostro, di cui è presidente , in die ci anni non ha mai ricevuto alcun bene. Anzi, è in causa con il Comune «per il manca to a ffidamento di una villa confisca ta a Gianni Ienna, prestanome dei fra telli Graviano , a ttualmente vuota e in sta to di de terioramento». Si stupisce del fa tto che «Addiopizzo abbia in gestione due beni confisca ti a Palermo – scrive in una lettera -. Comprendo l’importanza del lavoro che svolgono i ragazzi di Addiopizzo , ma mi chiedo: forse meno importante aprire un asilo nido a Brancaccio o nel quartiere San Filippo Neri-Zen, dove poter far crescere i bambini in luoghi sicuri?» In realtà, Addiopizzo ha solo un bene, quello appena inaugurato in Via Lincoln – replica Randi -. Altra cosa è Libero Futuro , che ha il locale di via De Gasperi. Entrambi gli immobili erano sta ti assegna ti nel 2007, quindi molto prima del bando . D’ora in avanti si procederà sempre con avvisi pubblici.

Alessandra Turrisi

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